mercoledì 21 giugno 2023

Menta: proprietà e utilizzi

La menta è senza dubbio una delle piante aromatiche più versatili che la natura ci offre grazie alle sue proprietà stimolanti e rinfrescanti ampiamente utilizzata in fitoterapia, in cucina e nella preparazione di aromatiche bibite.

Menta: proprietà e utilizzi

La menta è apprezzata sin dall’antichità per le sue innumerevoli proprietà terapeutiche. Nota principalmente per la sua azione rinfrescante e balsamico e nell’impiego in cucina nella preparazione di ricette gustose estive, bibite e vari cocktail come il noto mojito, in realtà ha molti altri utilizzi e benefici.

La menta è una pianta aromatica perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.  Esistono in circolazione oltre 600 varietà di menta, poiché tende a incrociarsi spontaneamente dando origine a nuove specie. Vanta proprietà antispasmodicheanalgesiche antisettichebattericide ed è altresì in grado di alleviare dolori e tensioni muscolari.

Il mentolo – il principio attivo contenuto nelle foglie di menta ha un particolare effetto lenitivo, disinfettante e rinfrescante. Aiuta a contrastare l’alitosi e a regolare la digestione, soprattutto in caso di disturbi gastro-intestinali.

Nota anche per le sue qualità balsamiche, la menta è un’erba curativa perfetta per calmare la tosse e liberare le vie respiratorie. Le sue proprietà analgesiche la rendono efficace anche contro il mal di gola e per calmare nausea vomito. Le sue foglie si prestano per preparare delle ottime tisane e infusi depurativi e antistress, il profumo rinfrescante della menta inalata favorisce la concentrazione e aiuta a ritrovare il benessere psico-fisico.

Menta selvatica e menta piperita

Esistono tantissimi tipi di menta, ma la più conosciuta (e coltivata) è certamente la menta piperita, che contiene un’alta percentuale di mentolo. Un’altra varietà molto comune è la menta selvatica.la differenza sostanziale tra questa e la menta piperita è data dalla quantità di mentolo contenuta e di conseguenza dei benefici che se ne possono ricavare. Tra le diverse varietà c’è anche la menta romana che è fra le più piccole: le sue foglie sono lunghe qualche centimetro e la pianta raggiunge al massimo i 40 cm di altezza.

Le foglie della menta piperita, a termine della fioritura raggiungono il loro massimo contenuto di oli essenziali, che le rendono perfette per l’uso in erboristeria, in cosmetica e ovviamente in cucina. La menta piperita ha proprietà antisettiche e digestive e per questo ottima per preparare tisane e infusi depurativi. Tra le diverse varietà c’è anche la menta romana che è fra le più piccole: le sue foglie sono lunghe qualche centimetro e la pianta raggiunge al massimo i 40 cm di altezza

La menta piperita è la più utilizzata in cucina per insaporire e profumare pietanze dolci e salati, per aromatizzare il tè o preparare delle bevande rinfrescanti e digestive. Quest’erba profumatissima è anche una nota  protagonista in tanti prodotti usati comunemente, come caramelle balsamiche, chewing-gum, sciroppi, dentifrici e collutori.

Controindicazioni

Non esistono particolari controindicazioni nell’utilizzare la menta, se non per chi ha problemi alla tiroide o affette da glaucoma. Si sconsiglia l’uso della menta durante la gravidanza e nel periodo dell’allattamento.

 


Aurora La Rena

 


mercoledì 28 dicembre 2022


DEPURARSI DOPO GLI STRTAVIZI ALIMENTARI

 Il periodo più propizio per incappare negli stravizi alimentari è senza dubbio quello delle festività natalizie. Le tentazioni della gola sono sempre dietro l’angolo e a portata di mano.

Come si può rimediare senza rinunciare ai pranzi e alle cene con parenti e amici, ai piccoli e dolci peccati di gola quotidiani?

La risposta è semplice: limitarsi nel mangiare e dunque non eccedere ma non sempre ci si riesce, direi quasi mai e allora non resta da fare che affidarsi a madre natura per depurare e disintossicare il nostro organismo.

In natura troviamo una vasta scelta di alimenti e di erbe dall’alto potere depurante.

Innanzitutto la prima regola è bere molto, almeno due litri d’acqua al giorno, circa otto bicchieri d’acqua, anche sotto forma di tisane, tè verde. L’acqua è fondamentale per eliminare le tossine dall’organismo Nell’alimentazione quotidiana prediligere cibi ricchi di vitamine, fibre e acqua.

Vediamo di seguito, quali sono gli alimenti e le erbe che possono aiutare, al meglio il nostro maltrattato organismo.

Limone: ha un alto contenuto di vitamina C, utile per l’organismo nel catturare le sostanze tossiche, eliminate in seguito dall’acqua. Favorisce la digestione e preso al mattino a digiuno depura il fegato e inoltre a ripristinare l’equilibrio acido base nell’organismo.

Mela: è in grado di aumentare la mobilità intestinale grazie alla presenza di pectina, favorendo la pulizia dell’apparato intestinale. Le mele verde sono le più indicate per le maggiori proprietà depurative e il minor contenuto di zuccheri.

Avocado: è particolarmente ricco di antiossidanti e di acidi grassi omega-3, essenziali per disintossicare l’organismo, aiutandolo ad espellere le tossine e a contrastare i radicali liberi.

Aglio: uno dei migliori antibiotici naturali. Ricco di zolfo e altri composti benefici, facilita la circolazione sanguigna e stimola il fegato a produrre enzimi disintossicanti. L’alto contenuto di zolfo aiuta il nostro organismo a sciogliere e metabolizzare i grassi, tramite il processo di solfatazione.

Ortica: ottimo disintossicante e antiinfiammatorio. Elimina i prodotti di scarto del nostro corpo grazie alla sua proprietà diuretica.

Tarassaco: le foglie contengono sali minerali e vitamine. È noto per le sue qualità depurative, diuretiche e decongestionanti. Contiene una sostanza amara chiamata tarassacina, responsabile dell’azione stimolante a livello epatico e biliare.

Carciofoad alto contenuto di magnesio, potassio, acido folico e di cinerina, favorisce la diuresi. Le sue sostanze inoltre aiutano le cellule del fegato a rigenerarsi. Elimina la sensazione di pesantezza, specialmente se crudo in insalata o appena scottato in padella.

Finocchio: consigliato per l’effetto diuretico e per stimolare la funzionalità intestinale. Aiuta a ridurre il gonfiore addominale, migliora la digestione e contrasta i fenomeni di fermentazione, contribuendo direttamente alla riduzione del meteorismo.  

Cipolla: è costituita dal 92% di acqua. Ha una buona percentuale di sali minerali, fibra, antiossidanti. Aiuta a diminuire la pressione arteriosa e possiede proprietà digestive e ipoglicemizzanti; aumenta la secrezione gastrica e biliare.

Barbabietola: contenente betaina e pectina, è utile per proteggere il fegato e l'apparato digerente. Il contenuto di saponine effettua un’azione depurativa, molto importanti per il fegato. Ideale da consumare sotto forma di centrifugato o anche scottata in acqua bollente e condita con olio e prezzemolo.

Cavolo: come la cipolla contiene zolfo, essenziale per contrastare le sostanze chimiche presenti nel corpo. Esso può contribuire a sbarazzarsi di molti agenti pericolosi tra cui pesticidi, residui di farmaci, smog e metalli pesanti.

Broccoli: tra i migliori candidati vegetali per eliminare i composti nocivi nel nostro corpo, per l’elevata quantità di antiossidanti (vitamina C) e zolfo. Il broccolo contiene enzimi che supportano l'apparato digerente e consente una marcata azione disintossicante nei confronti del fegato.

Semi di lino: sono ricchi di fibre che favoriscono il potenziamento del processo di pulizia del tratto intestinale, aiutando l’eliminazione del cibo parzialmente digerito e delle tossine accumulate nel tempo. Da aggiungere a frullati e insalate.

Zenzero: noto per essere utilizzato contro la cattiva digestione, gonfiore e dolore addominale. il modo per sfruttare al meglio questa particolare proprietà è tramite infuso o decotto.

Coriandolo: le sue foglie promuovono l’eliminazione dei metalli pesanti (piombo, mercurio) accumulati nel lungo periodo, attraverso il consumo di cibi contaminati. I suoi semi aiutano la digestione e mantengono bassi i livelli di colesterolo cattivo. Da usare come condimento di insalate e verdure cotte.

Tè verde: è una delle bevande più ricche di antiossidanti (catechine), consigliati per combattere i radicali liberi, eliminare le sostanze tossiche nell’organismo e stimolare il sistema linfatico.



Aurora La Rena

 

 


mercoledì 21 luglio 2021

Anguria per combattere il caldo estivo

L’anguria frutto per eccellenza estivo, dissetante e gustoso, è un ottimo alleato in questa stagione torrida, grazie alle sue generose proprietà.

Anguria per combattere il caldo estivo 

L’anguria Citrullus lanatus, è un frutto originario dell’Africa, ha il sapore caratteristico dolciastro, ricco di nutrienti e di acqua è molto consumato e apprezzato nella stagione estiva per le sue qualità dissetanti e rinfrescanti, con pochissime calorie! È composto infatti da oltre il 93% di acqua, fornendo solamente 16 calorie ogni 100 grammi, per tale motivo è molto consigliato nelle diete ipocaloriche.

L’Anguria è fonte di vitamine antiossidanti A e C, vitamine del gruppo B6 e sali minerali come il potassio, magnesio e fosforo, preziosa per contrastare il caldo, regolarizzare la sudorazione e reintegrare tutti i sali minerali persi. È inoltre ricco fibre e di licopene: carotenoide dalle spiccate proprietà antiossidanti, e responsabile del suo caratteristico colore rosso. L’alto contenuto di acqua favorisce l’eliminazione delle tossine, essendo molto diuretica contribuisce anche nel drenaggio di fegato e reni.

In questo periodo, in cui le temperature raggiungono picchi elevati, è fondamentale mangiare alimenti leggeri e facilmente digeribili, per non affaticare l’organismo, come l’anguria, che grazie anche al suo contenuto di fibre è di fondamentale per regolare il drenaggio intestinale e i disturbi estivi come la ritenzione idrica, l’eccitabilità neuromuscolare e lievi alterazioni della ritmicità del cuore.

Come sfruttare al meglio i nutrienti dell’anguria

Tutte le vitamine presenti nell’anguria e il licopene, sono tutti nutrienti liposolubili (solubili in grassi), quindi per poterli assimilare meglio e sfruttare i loro principi attivi, è necessario abbinarli, ogni volta, a una piccola percentuale di grassi, preferibilmente quelli vegetali. Possiamo per esempio abbinarla, semplicemente, a una bella insalata condita con olio extravergine o mangiarla come spuntino con mandorle o noci, o perché no preparare dei gustosi ghiaccioli all’anguria, frullando due fette si anguria, due cucchiaie di latte di mandorla, particolarmente ricco di acidi grassi, e a piacere un cucchiaio di zucchero di canna, e mettere il tutto negli stampini appositi per ghiaccioli e lasciarli  in freezer per sei ore: si otterranno delle deliziose merende fresche per grandi e piccini!

L’anguria così ricca d’acqua lascia un particolare senso di sazietà, tenendo così sotto controllo la fame, non bisogna comunque esagerare nel consumo se Non bisogna però esagerare nel consumo se si soffre di diabete.


Aurora La Rena


 

https://www.my-personaltrainer.it/benessere/anguria.html

https://www.cure-naturali.it/articoli/alimentazione/nutrizione/anguria-contro-caldo.html

 



venerdì 6 marzo 2020

Lievito di birra: un aiuto contro la carenza di vitamine del gruppo B


Le vitamine del complesso b, sono fondamentali elementi per la salute dell’organismo e un loro scarso apporto può comportare, a lungo andare, seri problemi di salute. Per difenderci da tali rischi, possiamo con tranquillità sfruttare l’efficacia del lievito di birra, contro le carenze di vitamine del gruppo b non solo.

Lievito di birra contro la carenza di vitamine del gruppo B

Il lievito di birra, usato comunemente in cucina, è un alimento che riserva numerose sorprese nutritive. Una delle sue maggiori qualità è quella di coprire le carenza vitaminica del complesso b, chiamata anche ipovitaminosi, che può manifestarsi con secchezza della pelle o acne, fragilità d

Le vitamine del complesso b sono dei composti organici, essenziali per la nostra salute, che devono essere assunti quotidianamente, datoché non vengono sintetizzati dall’organismo. Idrosolubili, si sciolgono facilmente in acqua e vengono, senza difficoltà, espulse dal corpo con i liquidi, scongiurando così il loro accumulo e il rischio di ipervitaminosi. 

Dette pure vitamine energetiche (pur non fornendo energia diretta), sono le chiavi che liberano i meccanismi per fornire energia utile alle funzioni vitali. Indispensabili per il benessere del sistema nervoso, cardiovascolare, muscolare, epatico ed epidermico, sono altrettanto necessari per il funzionamento degli enzimi e per una normale produzione dei globuli rossi.

Importanza del lievito di birra

Impiegare il lievito di birra, contro la carenza di vitamine del gruppo B, è un modo facile e sicuro per sopperire tale mancanza, e avere una ricca fonte di elementi come la colina, sali minerali e oligoelementi , proteine e aminoacidi essenziali, utili per aumentare la resistenza alla stanchezza, migliorare l’attività muscolare e facilitare l’eliminazione delle tossine.
Complessivamente, le qualità terapeutiche del lievito di birra, si basano in particolare sulla ricchezza di vitamine del complesso B, indicato anche per stimolare il sistema immunitario (vitamine B2, B5, B6), l’attività delle ghiandole surrenali (B5) e apparato digerente (B1 B2 B3).

Le probabili cause di carenze sono sia alimentari che fisiche e psicologiche, dacché  il loro assorbimento è condizionato  dallo stress, dai farmaci (antibiotici..) e dalla presenza di infezioni, mentre è favorito dal ferro, calcio e vitamine C ed E.

Come assumerlo                                                     
L’impiego del lievito di birra contro la carenza delle vitamine del gruppo b, può essere assunto sia fresco che secco.

·       Lievito fresco e attivo. E’ il classico lievito di birra usato per fare pane e pizze, compresso in piccoli panetti confezionati in carta argentata. Composto da microrganismi viventi  saccaromiceti vivi è un toccasana per la flora batterica intestinale, ma essendo estremamente delicato, è facilmente deperibile e deve essere conservato in frigo. È bene consumarlo sempre a digiuno e a digestione ultimata,( 4 ore dopo i pasti o al mattino presto un ora prima di colazione) altrimenti, a causa dei suoi fermenti vivi, rischieremo di far fermentare i carboidrati residui trovati nel nostro tubo digerente, con conseguenti episodi di meteorismo.

·       Lievito secco. Privo della capacità fermentativa è di semplice assunzione, sottoforma di scaglie , in polvere o compresse. Se assunto al termine dei tre pasti quotidiani, si dà modo alle vitamine b di colmare possibili carenze vitaminiche del pasto e di creare nel colon, un habitat propenso allo sviluppo della flora batterica simbionte “buona” ai danni di quella patogena, favorendone la digestione e l’assorbimento dei principi attivi.





Aurora La Rena







lunedì 17 giugno 2019

Magnesio marino contro la stanchezza


Il magnesio è un minerale essenziale per la tutela del nostro organismo, vitale per il funzionamento del sistema nervoso e dei muscoli, cuore compreso. Irritabilità e una spossatezza prolungata sono i caratteristici campanelli d’allarme che ne segnalano la carenza. 

Scopriremo, di seguito l’importanza, a volte sottovalutata, del magnesio marino contro la stanchezza, sia fisica che mentale e i suoi diversi benefici.


Magnesio marino contro la stanchezza

Il magnesio o cloruro di magnesio ha una funzione estremamente importante per il nostro corpo, poiché permette di trasformare il cibo ingerito in energia, è responsabile dell’efficacia azione di numerosissimi enzimi (partecipa, addirittura, a oltre 300 azioni enzimatiche) della sintesi delle proteine e del metabolismo della vitamina D.

La carenza di questo preziosissimo minerale può avvenire quando non riusciamo ad integrarla nella nostra alimentazione ma anche in caso di un suo cattivo assorbimento. I sintomi da carenza si manifestano in diversi modi: attraverso debolezza, mal di testa, sonnolenza, dolori ai muscoli e alle articolazioni. Il suo utilizzo è indispensabile nei casi di forte stress, di eccessiva sudorazione, di dissenteria e in quelle situazioni che ne comportano un forte calo (diabete, celiachia. alcolismo)

L’importanza del consumo del magnesio marino contro la stanchezza è dato anche dai suoi benefici riscontrati non solo nel sistema nervoso, ma anche nell’apparato cardiovascolare, muscolare, scheletrico. Ottimo per regolarizzare i processi digestivi e intestinali, in situazioni di stipsi, diarrea coliti e spasmi digestivi.

Risulta piuttosto utile a noi donne, quando abbiamo dolori mestruali, nella sindrome premestruale e in menopausa, grazie anche alla sua capacità di ridurre in modo significativo gli stati d’irritabilità e sbalzi d’umore, e di regolarizzare le classiche vampate di calore.

Con l’avanzare dell’età tendiamo ad assimilare meno nutrienti dal cibo, e non è un caso che nelle persone anziane la carenza di magnesio è molto comune. Tale mancanza è anche attribuita al mal assorbimento dovuto all’uso di alcuni medicinali, come gli antibiotici, lassativi, diuretici, gastroprotettori, antineoplastici, responsabili del cattivo assorbimento del magnesio.

In tutti questi casi possiamo ricorrere a degli integratori, in fiale o in compresse, sempre dietro consulto del nostro medico, se non abbiamo nessun problema di assorbimento, cerchiamo di portare sempre il magnesio, sulle nostre tavole, attraverso tante verdure a foglia verde, cereali, legumi, banane e frutta secca. 

Il suo fabbisogno giornaliero può variare dai 150 ai 500 milligrammi, in base al nostro peso, età, situazioni di forte stress o altri fattori come diabete, celiachia o l’uso di alcuni medicinali (sopra citati)


Aurora La Rena




domenica 3 febbraio 2019

Datteri: un concentrato di energia e salute

Sempre presenti nelle nostre tavole, durante le festività natalizie, questi dolcissimi frutti, meriterebbero più considerazione, anche durante il resto dell’anno.


Riscopriamo qui di seguito i maggiori benefici dei datteri: un concentrato di energia e salute, per il benessere quotidiano.

Datteri: un concentrato di energia e salute 

Il dattero è una bacca, con polpa carnosa e dolce , della palma da dattero: pianta caratteristica dell’Africa settentrionale e dell’Asia sud occidentale. Il frutto è di forma ovale ed è lungo circa tre centimetri. Il dattero fresco prima di essere consumato, viene solitamente fatto essiccare al sole, in modo che la concentrazione di zuccheri aumenti per una migliore conservazione.

Il consumo di questi frutti è indicato a chi conduce una vita attiva: sport, studio o in particolari periodi di stress psicofisico, stanchezza, inappetenza, nervosismo. È anche adatto ai bambini, anziani e donne in gravidanza. Ma quali sono i suoi particolari benefici?

I datteri sono ritenuti un concentrato di energia e salute.
perché hanno indubbiamente, un alto contenuto di zuccheri ma contengono anche molto magnesio, tanto ferro,  potassio e non solo. Sono in pratica una ricca fonte di minerali, di vitamine e di fibre.

Super energetici
L’elevato contenuto di zuccheri, minerali e  vitamine rende il dattero un alimento energetico completo. Ricco di carboidrati dona energia immediata, nelle attività fisiche o sportive, ma anche nei periodi di convalescenza o nei casi di sottopeso.
Antinfiammatorio
I datteri contengono molti flavonoidi: noti antiossidanti, dalle qualità antinfiammatorie e antinfettive. Essi aiutano le nostre difese immunitarie in caso di infiammazioni e di raffreddamenti. Utilissimi in questi periodi invernali, basta qualche dattero al giorno per aiutare a combattere meglio il raffreddore e i primi sintomi influenzali.
Alleato del sistema nervoso
Tali frutti hanno un’altissima percentuale di potassio, (più delle banane) di magnesio e di vitamina B6 ,che contribuiscono in modo importante, al buon funzionamento del cervello. Migliorano la concentrazione e la memoria, aumentando le capacità mnemoniche. Sono pertanto estremamente utili e preziosi nello studio e con l’avanzamento dell’età. 
Amico del sistema cardiovascolare

Tra tutti i benefici dei datteri, troviamo anche quelli per il sistema cardiovascolare. I suoi numerosi minerali e antiossidanti permettono la prevenzione delle malattie cardiovascolari: riducendo ictus e infarti. Tengono a bada il livello di colesterolo e regolarizzano la pressione alta.
Difende il sistema gastrointestinale

Grazie alle fibre solubili, aminoacidi e altre benefiche sostanze disinfettanti, contenute in questi frutti, il nostro sistema gastrointestinale ha una migliore funzionalità, riducono i rischi (spiacevoli) di emorroidi, di coliti, di stipsi, e di diarrea. Le fibre e le altre sostanze contenute nel frutto sono utili per assicurare un buon funzionamento dell’intestino.
Ricca fonte di ferro e alleato delle ossa

Ottima fonte naturale di ferro, se consumati regolarmente, contrastano l’anemia e aumentano la forza,  diminuendo la sensazione di torpore e stanchezza fisica. I minerali come il selenio, rame, manganese e calcio sono in grado di conservare la robustezza delle ossa e prevenire l’osteoporosi. Fondamentali anche per la crescita ossea e per la salute dei denti.
Contro l’invecchiamento cellulare e inappetenza
I datteri fonte di vitamina A e dei suoi precursori, come il beta-carotene e la luteina, e di vitamina C, svolgono una preziosa azione combinata, antiossidante contro la formazione dei radicali liberi, l’invecchiamento cellulare. Può essere un ottimo integratore e costituente per le situazioni si sottopeso dopo una convalescenza o per disturbi alimentari. Aiuta a far ritornare il giusto peso e a riscostruire la struttura muscolare.
Ideale in gravidanza
I datteri offrono numerosi benefici anche durante la gravidanza. Ricchi di ferro prevengono l’anemia nella mamma e nel feto, e contribuiscono a migliorare la muscolatura dell’utero: permette di ingrandirlo in modo uniforme. Inoltre, rendono migliore la composizione del latte materno e possono prevenire l’emorragia subito dopo il parto. 
Controindicazioni
I datteri come abbiamo visto sono ricchi di zuccheri, per cui se abbiamo forme di diabete o siamo in sovrappeso, dobbiamo, prima di consumarli, consultare il nostro medico di fiducia. Secondo i consigli dell’USDA (il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti d’America) possiamo mangiare fino a 5 datteri al giorno. Ottimi a colazione o per spezzare la fame a metà giornata. Generalmente nei negozi, li troviamo secchi, e se non facciamo attenzione con aggiunta di zuccheri e additivi, cerchiamo dunque di scegliere quelli al naturale senza alcuna aggiunta, basterà leggere gli ingredienti, ovvero l’unico ingrediente: il dattero.

 Aurora La Rena







Datteri Denocciolati
Disponibile in diversi formati

mercoledì 19 dicembre 2018

Mantenere giovane il nostro cervello


Chi non vorrebbe invecchiare bene con una mente sveglia e lucida? Un desiderio di facile realizzazione se mettiamo in pratica, da subito, alcune buone abitudini per mantenere giovane il nostro cervello.

Mantenere giovane il nostro cervello

Il cervello è l’organo fondamentale del nostro corpo, mantenerlo giovane e in salute, nel corso degli anni, è possibile. Il suo benessere passa, principalmente  dallo stile di vita e dall’alimentazione.
Secondo la dottoressa Debora di Rasio, nota nutrizionista, oncologa e ricercatrice, un aspetto molto importante che dobbiamo tenere in considerazione è la connessione tra il nostro intestino e il cervello.
Dovuta al microbioma, ossia il DNA dei miliardi di batteri buoni, abitanti dell’intestino, che comunica costantemente con il cervello, per la nostra sopravvivenza.


Se questo interessante e fondamentale dialogo, tra testa e pancia è in equilibrio, lo è tutto l’organismo: il sistema immunitario, muscolare, il buon umore, la capacità di apprendimento e la memoria.
Perciò è indispensabile mirare a un’alimentazione, che protegga la flora batterica intestinale, ricca di cereali integrali, verdura, frutta, yogurt e prodotti fermentati, se vogliamo mantenere giovane e in salute il nostro cervello.

 Un altro prezioso aiuto ci viene offerto dai grassi “buoni” quelli insaturi, presenti nell’olio extra vergine di oliva, o gli omega 3, che troviamo nel pesce. Se non esageriamo con le dosi, possiamo trarre benefici anche dai grassi saturi, contenuti nella carne rossa, tuorlo d’uovo, burro e nei formaggi.

Studi scientifici dimostrano, che i grassi, al contrario degli zuccheri, esercitano una spiccata  azione protettiva sul cervello, Gli omega 3, in primis, indicati nei casi di sindrome bipolare, ansia e depressione.
Recenti studi hanno inoltre dimostrato l’importanza di un particolare ormone: l’ossitocina, che si attiva ogni volta che ci relazioniamo e socializziamo con gli altri. Tale ormone sembra avere un ruolo molto importante per la nostra salute cerebrale.

Mantenere giovane e in salute il nostro cervello non è poi così difficile, basta solo un po’ di sana volontà, se aggiungiamo anche l’esercizio fisico, (almeno 2 volte a settimana), al valore delle relazioni sociali e alla giusta alimentazione.


La Rena Aurora



Vivi consapevole 
Magazine n.54



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mercoledì 10 ottobre 2018

Rimedi naturali per alleviare i sintomi della menopausa

La menopausa è un periodo fisiologico della donna, particolare, nel quale subentrano una serie di fastidiosi sintomi causati dai cambiamenti ormonali.  In questa delicata fase, è possibile integrare alle cure mediche ginecologiche, alcuni validi rimedi naturali per alleviare i sintomi della menopausa.


Rimedi naturali per alleviare i sintomi della menopausa

Molte donne, arrivate alla menopausa, accusano diversi fastidi legati ai cambiamenti ormonali che sopraggiungono in questo delicato periodo. i sintomi più comuni sono diversi: nervosismo, vampate di calore, insonnia, ansia, secchezza vaginale, osteoporosi, ipertensione e aumento di peso. Tuttavia è possibile tenerli sotto controllo, attraverso dei rimedi fitoterapici, piante che contengono fitoestrogeni, sostanze che sono in grado di riequilibrare l’ordine ormonale, destabilizzato dalla menopausa.

Trifoglio rosso e soia

E’una delle piante più impiegate, priva di effetti collaterali, nella menopausa.  Dato il suo contenuto di isoflavoni, fitoestrogeni, regolatori degli ormoni, è vivamente consigliata in caso di vampate di calore, di eccessiva sudorazione e di secchezza vaginale, utile anche per prevenire l’osteoporosi.  Gli isoflavonoidi della soia, sono altresì indicati come il trifoglio rosso, poiché svolgono un’azione, simile a quella degli estrogeni.  Molto spesso queste due piante vengono combinate insieme per potenziare gli effetti, in prodotti appositi per la menopausa.

Passiflora

tra i rimedi naturali per alleviare i sintomi della menopausa, c’é anche la passiflora. Una pianta officinale dalle proprietà rilassanti, preziosa nei cambiamenti ormonali, poiché agisce sul sistema nervoso, calmando effetti indesiderati come: ansia, nervosismo, tachicardia e insonnia. Un’altra sua importante azione è quella di regolare gli sbalzi di temperatura corporea, soliti nella menopausa. Possiamo  trovarla in capsule, in tintura madre o sotto forma di infusi e tisane.  

Salvia

Le foglie di salvia, che solitamente usiamo per cucinare, sono un toccasana contro le vampate di calore e sudorazione, disturbi dell’umore, emicranie e ritenzione idrica. Per un ottimo infuso basta mettere 4 o 5 foglie, in una tazza di acqua bollente e far riposare per 4 minuti e filtrate. È possibile trovarla anche sotto forma di capsule o in tintura madre, associata a tisane e a altri prodotti specifici per la menopausa.

Magnesio

Tra i più efficaci rimedi naturali per alleviare i sintomi della menopausa c’è sicuramente il magnesio.  Un minerale essenziale, spesso carente nelle donne. Aiuta a sostenere il sistema nervoso e non solo. Ha l’importante ruolo di fissare il calcio nelle ossa rendendole sane e forti; rilevandosi estremamente utile per prevenire l’osteoporosi. Per avere il giusto quantitativo giornaliero si può aumentarne il consumo nell’alimentazione o ricorrere a degli integratori.


Aurora La Rena



domenica 30 settembre 2018

Virtù della cicoria selvatica

Oggi scopriremo le caratteristiche e virtù della cicoria selvatica, conosciuta fin dall’antichità e apprezzata per le sue qualità terapeutiche e culinarie.

Virtù della cicoria selvatica
La cicoria selvatica è una erba amara dalle importanti qualità benefiche, che forse non tutti conoscono. Diuretica, depurativa, ha spiccate proprietà toniche sul fegato e cistifellea, leggermente lassativa è anche consigliata come coadiuvante nelle terapie dimagranti.
Come si riconosce?
La cicoria selvatica, detta anche comune, a differenza di quella coltivata è particolarmente amara, e si veste di graziosi fiori celesti nei mesi di luglio, agosto e settembre. La radice è a fittone, i gambi sono ruvidi, le foglie frastagliate e lunghe.
Cresce spontanea nelle campagne, nei terreni incolti, sui cigli delle strade e muretti. Le parti utilizzate sono le foglie, le radici e anche fiori. Solitamente le foglie con i fiori si raccolgono a inizio fioritura (luglio) mentre i semi a settembre e le radici in autunno.
Proprietà della cicoria selvatica
Le numerose virtù della cicoria selvatica sono da attribuire ai suoi preziosi micronutrienti: come l’inulina, colina e tannino e alla ricchezza dei sali minerali, calcio, potassio, ferro, di vitamina C, B, P e K. Basterebbero cinque porzioni di cicoria al giorno, per soddisfare il nostro fabbisogno quotidiano di queste vitamine. 

Contiene acido cicorico, responsabile del caratteristico sapore amaro e un alto contenuto di fibra, utile per depurarsi e favorire la regolarità intestinale. 
Le sue radici posseggono un’elevata quantità di inulina, un polisaccaride importante per il benessere della nostra flora batterica, favorisce il processo digestivo, riducendo la secrezione gastrica, e secondo recenti studi è anche in grado di ridurre il livello di colesterolo cattivo LDL, nell’organismo.
Tra le numerose virtù della cicoria selvatica troviamo anche la ccapacitàcapacità di stimolare l’attività del pancreas e del fegato, di capacità di regolare la quantità di glucosio nel sangue e persino di normalizzare il battito cardiaco. Depurativa, antinfiammatoria e antianemica, stimola altresì la concentrazione e combatte la sonnolenza.
Modi di impiego
La cicoria selvatica, in cucina viene consumata sia cruda, nelle insalate, che cotta: bollita o ripassata in padella. Può anche essere assunta sottoforma di decotto, infuso o caffè.
Caffe di cicoria
Può sembrare strano ma con le radici della cicoria possiamo ottenere una bevanda simile al caffè, usando la classica moka. Di tradizione antichissima, già nel 1600 veniva utilizzato dai contadini e soldati, come sostituito del caffè. 

Una bevanda a quei tempi povera, ma ricca di benefici: in grado di rafforzare il sistema immunitario, favorire la digestione, di disintossicare e di abbassare i livelli degli zuccheri nel sangue.
In commercio, esistono vari tipi di caffè di cicoria: solubile in acqua o bevande calde e quello adatto alla moka di casa, che si prepara come il classico caffè. (Per una buona preparazione, non bisogna riempire il filtro fino in cima, come di solito facciamo per il caffè, basta poco più della metà). Lo troviamo nelle migliori erboristerie o nei negozi di prodotti biologici.
Infuso di cicoria
Possiamo anche sfruttare le numerose virtù della cicoria selvatica, attraverso l’infuso, ottimo contro la ritenzione idrica e cellulite. È sufficiente un cucchiaino di foglie secche di cicoria in una tazza di acqua bollente, lasciamo riposare per tre o quattro minuti e filtriamo.
Il consumo di cicoria non ha particolari controindicazioni, ma è sconsigliato in gravidanza e se soffriamo di gastrite e ulcere.

 Aurora La Rena



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